La misura del tempo

Ritorna, dopo un anno di pausa, a Sassari La misura del tempo, il Convegno internazionale di archeoastronomia in Sardegna, giunto ormai alla sua quinta edizione.

Venerdì 16 dicembre al Polo Naturalistico di Piandanna i risultati degli indagini interdisciplinari tra archeologia e astronomia su alcuni importanti monumenti nuragici e prenuragici.

Astronomia e archeologia si incontrano nello studio dei più significativi monumenti megalitici dell’isola, per risalire alla conoscenza e all’osservazione del mondo così come lo vedevano gli antichi.

Dopo un anno di pausa, ritorna a Sassari La misura del tempo, il Convegno internazionale di archeoastronomia in Sardegna, giunto ormai alla sua quinta edizione.

L’appuntamento, promosso e organizzato dalla Società astronomica turritana e dal Circolo culturale Aristeo si terrà il 16 dicembre al Polo Naturalistico dell’Università di Sassari, in via Piandanna, a partire dalle 10.30.

Il convegno affronterà interessanti temi legati alle indagini condotte attorno ai complessi di Is Cirquitus a Laconi, di S’arcu ‘e is forros a Villagrande Strisaili e di Monte Baranta a Olmedo.

Sarà dato inoltre spazio alle implicazioni astronomiche dei “Viaggi di Ulisse”, passando per Galileo che misura l’altezza delle montagne lunari. L’approccio interdisciplinare è stato alla base del lavoro di ricerca, durato un anno.

Lo sguardo è stato focalizzato sui rapporti tra uomo e misure, in particolare astronomiche e archeo-metriche. Nota fondamentale è il rigore scientifico delle ricerche condotte, caratterizzate dal connubio tra una corretta analisi delle fonti e l’applicazione delle moderne tecniche di rilievo tramite il GPS di precisione, della foto aerea con drone e dell’analisi metrica e geometrica applicata a siti e monumenti indagati, appartenenti alla Sardegna pre-nuragica e nuragica.

Sul piano della divulgazione scientifica, il convegno affronterà argomenti di grande interesse anche per le scuole. Proprio per questo è stato preceduto da alcuni seminari a tema tenuti negli istituti superiori della provincia e all’Università di Sassari.

Il programma

Si parte alle 10.30 con i saluti del sindaco Nicola Sanna e del direttore del Polo BioNaturalistico, professor Roberto Furesi.

Ad aprire i lavori saranno gli interventi di Simonetta Castia, del Circolo culturale Aristeo, e di Michele Forteleoni, della Società astronomica turritana, che esporranno gli studi inerenti “S’arcu ‘e is Forros – Villagrande Strisaili (Og) e Is Cirquitus – Laconi (Nu). Lettura e verifiche archeo-astronomiche delle strutture cultuali”.

Flavio Carnevale e Marzia Monaco dell’Università La Sapienza di Roma, assieme a Marcello Ranieri dell’Istituto nazionale di astrofisica, esporranno la relazione “Analisi geometrica dei templi a megaron e allineamenti astronomici” di S’arcu ‘e Is Forros.

Marzia Monaco illustrerà inoltre le “Analisi geometriche di due templi di Ostia Antica” per metterne in evidenza gli stili e le epoche di costruzione. Luca Doro dell’Università di Sassari farà il punto sulle “Indagini archeologiche a Monte Baranta.

La sessione pomeridiana riprende alle 16 con un’analisi puntuale e divulgativa di Gian Nicola Cabizza, della Società Astronomica Turritana, su “Galileo e l’altezza delle montagne lunari, una applicazione didattica”.

Elio Antonello dell’Inaf – Osservatorio astronomico di Brera, presenterà “Astronomia e paleo-clima: il legame tra il cielo e l’uomo”.

A chiudere i lavori Mario Codebò, del Centro ricerche Archeoastronomia Ligustica, con un suggestivo viaggio nelle possibili “Tre rotte nautiche dell’Odissea”.

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